26 maggio 2006

C'è zio e zio


In "Pinturocchio", c'è un personaggio chiamato fata Marcellina, che aggiusta tutto con le sue magie. Nella realtà, c'è un Marcello che qualcosa l'ha anche rotto. Del suo arrivo all'Inter, per esempio, i tifosi interisti ricordano ancora con rabbia la grande epurazione: via Pagliuca e Simeone, e soprattutto accantonato lo zio Beppe Bergomi.
In questi giorni, mentre la fata Marcellina vorrebbe probabilmente far sparire con la bacchetta magica le intercettazioni che fanno il suo nome, c'è qualcuno che usa a sproposito quello dello zio.
Girando per Milano, è possibile vedere un manifesto elettorale che usa i colori nerazzurri e invita a votare per lo "zio" Bergomi. Bene. Anzi, malissimo: per chi ancora non lo sapesse: quello "zio" non è il campione del mondo a diciotto anni nel 1982, ma un certo Fabio, che sostiene di essere tifoso nerazzurro e di avere guarda caso lo stesso soprannome dell'indimenticabile perno della difesa dell'ultimo scudetto interista.
Diffidate dalle imitazioni.

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